I nomi e modelli dei cappelli sono diversi, e spesso sfuggono a molte. Ecco allora un piccolo vademecum per orientarsi e scegliere il cappello più adatto ad ogni look e occasione.
Il cappello rende un look più accattivante, sbarazzino e affascinante: ogni modello può caratterizzare il nostro outfit in maniera sorprendente. I modelli di cappelli che possiamo ammirare nelle vetrine sono veramente tanti, e spesso non conoscendone il nome quando ci tocca acquistarli non sappiamo orientarci.
Non è semplice quindi distinguerli tra tese, forme e stili. Un cappello può essere scelto non solo in base al genere di look che desideriamo realizzare, ma anche in base alla nostra forma del viso.
Saperli riconoscere quindi è fondamentale, ecco allora un vademecum per orientarci e imparare a distinguere i modelli con i rispettivi nomi.
Elegante e chic, con il cappello a falda larga
E’ il più amato e probabilmente il più femminile tra i modelli, il cappello a falda larga è avvolgente e ricercato, sia nella sua versione rigida che morbida. Da abbinare a pellicce, cappotti e giacche lunghe e perché no anche ad un giubotto di pelle per creare un contrasto di stile rebel chic.
E’ un cappello versatile che si può indossare tutto l’anno, Audrey Hepburn lo ha reso una vera e propria icona della femminilità grazie alla raffinata immagine che ne diede in Colazione da Tiffany. Perfetto per una cerimonia o per un outfit street, il suo tocco contribuisce a darvi anche quell’allure un po’ retrò anni ’20 che oggi fa tendenza.
• In estate nella sua versione di paglia è diventato ormai un accessorio must have, da abbinare al copricostume per un effetto romantico, seducente e un po’ nostalgico. Ma è solo una delle tante possibili soluzioni, perché d’estate potete permettervi di sbizzarrire la vostra fantasia.
Il cappello con visiera alla marinara
Il berretto alla marinara è tra le ultime tendenze di questi anni, perfetto soprattutto nelle mezze stagioni. Un perfetto incrocio tra una coppola e un cappello con visiera, riesce a dare al proprio look un tocco sporty chic.
Come suggerisce il nome si chiama così proprio perché si ispira alla forma dei cappelli dei marinai, caratteristica è la treccia e il bottone che uniscono la tesa e la corona del cappello. Attenzione a scegliere la taglia giusta, perché quelli tendenzialmente più larghi potrebbero coprire troppo il viso.
Il cappello borsalino, per un look dal tocco sofisticato
Il cappello borsalino ci fa immediatamente pensare a Michael Jackson, lui ne fece un accessorio iconico da indossare su qualsiasi look, dal più sportivo a quello più elegante.
Generalmente in panno, ma anche in paglia o cotone, la sua aurea sofisticata si deve al fatto che il suo stile va ricondotto a molto tempo prima di Michael Jackson: il borsalino nel 1920 era il simbolo della classe agiata nella moda maschile, ma le sue origini lo vogliono come accessorio femminile.
Il suo nome ottocentesco originario era fédora, e faceva riferimento ad una sceneggiatura di Victorien Sardou, dove il personaggio femminile protagonista interpretato dall’attrice Sarah Bernhardt si chiamava così ed indossava un cappello simile.
Romantiche con il basco
Il basco ci porta con l’immaginazione direttamente a Parigi, probabilmente perché la sua allure romantica ben si sposa con la capitale che ne ha fatto una tendenza. In verità però come molti cappellini con la visiera, oggi sia in versione elegante che sportiva, anche il basco ha origini militari perché fu indossato per la prima volta dagli Chasseurs Alpins francesi, nel 1888.
Anche il basco è un cappello molto versatile e soprattutto pratico: la sua forma morbida, generalmente in panno o lana, permette di portarlo facilmente con sé. Si abbina su un vestito elegante, su un jeans e su cappottini e trench, e riesce a dare sempre un tocco tra il romantico e il poetico.
Il cappello alla pescatora, ritorno ai ’90
Cappello a secchio o bucket hat, il cappello alla pescatora conosce molti sinonimi e anche un revival. Era il cappellino che vedevamo indossare anche ai Backstreet Boys, e che ha segnato le tendenze anni ’90.
Realizzato in tessuto impermeabile o in cotone, è il cappellino sportivo che si sposa bene con qualsiasi capo in jeans. E ci ricorda che la bella stagione sta arrivando, e che può essere un ottimo amico per ripararsi dal sole.
Tornare un po’ bambine con il berretto
Baseball cap o berretto, quante di noi da piccole per una gita o semplicemente per andare al parco indossavano il famoso cappellino con la visiera? Le tendenze di oggi lo vogliono nuovamente in prima fila, e le più coraggiose possono portarlo persino su un abbigliamento più elegante.
Quindi assolutamente sì ad abbinarlo a jeans e salopette per un effetto anni ’90, ma non disdegnate trench dal taglio sportivo o cappotti lunghi. Lasciatevi sorprendere da un look anticonvenzionale, ma soprattutto vi farà sentire molto american teen.
Il beanie, un amico prezioso per l’inverno
Il cappello a cuffia o beanie è un classico invernale, adorato soprattutto da chi trascorre weekend o gite in montagna. Avvolge il capo in un caldo abbraccio e i modelli tra cui scegliere, a tinta unita, fantasia, con texture ricercate, sono veramente tanti in lana e in cashmere. Un delizioso prêt-à-porter senza età.
Russian Style, con il colbacco
In alcune zone del mondo, il beanie non basta per resistere alle gelide temperature invernali, e l’abbraccio più caldo del mondo può darlo solo il colbacco. Realizzato in pelliccia e spesso completo anche di copri orecchie, vi farà sentire un po’ Anastasia dei Romanov.
Oltre ad essere caratteristico in Russia, lo è anche tra gli Armeni, i turchi e afghani, anche se l’immaginario collettivo lo associa da sempre alla divisa dei soldati sovietici dell’Armata Rossa.
Dato il suo utilizzo in situazioni di basse temperature, va generalmente abbinato con cappotti lunghi o corti, va a nozze con la pelliccia e con tutti quei capi caldi ed extralarge. In caso di viaggi sulla neve, è il miglior compagno di viaggio da poter portare con sé.
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Fonte foto di copertina: www.pexels.com